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Correre per necessità

Correre per necessità

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Correre per necessità

Correre per necessità non è una moda, è una scelta di vita.
Nel 2005, spinto dal cardiologo a smettere di fumare e adottare un’attività fisica moderata “ricreativa”, ho capito che era arrivato il momento di correre anche solo qualche minuto, fare qualcosa per il mio cuore, per i miei polmoni, per il mio futuro.

In questo articolo ti racconto il mio viaggio, ti mostro i benefici reali di correre dopo i 40/50 anni, gli ostacoli che ho affrontato, gli errori da evitare — e soprattutto ti do consigli pratici per chi vuole iniziare ora, anche se pensa di essere troppo vecchio, troppo fuori forma, o troppo impaurito.


I primi allenamenti – correre per necessità

Avevo 44 anni, zero esperienza, ma tanta determinazione. Iniziai con uscite leggere, poche, brevi: 5 km totali divisi in due sessioni settimanali. Gradualmente — passo dopo passo — la corsa diventò non solo una necessità imposta dalla salute, ma una passione che ha trasformato il mio corpo, il mio spirito, la mia vita da podista over 50/60 soddisfatto.


Correre con il GPS – stavo per diventare un Podista

Il 25/08/2011 feci la mia prima corsa con l’ausilio di un orologio dotato di GPS,  finalmente potevo analizzare i miei allenamenti (frequenza cardiaca, velocità, calorie) le mie performances erano finalmente misurabili.


Divento un Runner – 10km in meno di 1h.

Capii che la “moderata attività motoria” stava diventando qualcosa di più quando riuscii a correre 10 km in meno di 60 minuti, era il 9 Ottobre 2011, stavo per diventare un runner.


Gennaio 2013 – smetto di fumare e corro la mia 1a Mezza Maratona

Il 9 Gennaio 2013 ho fumato la mia ultima sigaretta e 4 giorni dopo, per la prima volta ho percorso in allenamento la distanza di km 21,097 in 2:15’22’ (la mia prima mezza maratona).

Non ho mai più toccato una sigaretta ma ho continuato a correre, ad allenarmi, a seguire un’alimentazione varia, senza particolari rinunce tuttavia caratterizzata dalla moderazione.


Correre per necessità e diventare un Maratoneta

L’11 Dicembre 2016 in quel di Reggio nell’Emilia in occasione della gara internazionale della Città del tricolore, porto a termine la mia prima maratona  (Km 42, 195 in 4:25:02), in realtà il tempo si riferisce a km 42,410.


La Fatica, mia prima alleata

In questi anni la mia prima alleata è stata la FATICA ed è con il suo ausilio che ogni podista o runner chiamar si voglia, deve cimentarsi.


Allenarsi diventa una abitudine irrinunciabile

L’abitudine ad allenarsi, a non mollare mai, a non farsi prendere dallo sconforto per un po di dolori alle gambe o dalla pigrizia o ancora dal meteo non favorevole si supera esclusivamente diventando AMICI sinceri della FATICA, unica ed inseparabile alleata di centinaia di corse, allenamenti, salite e discese, sforzi intensi e GRANDI SODDISFAZIONI !


Adesso fai tu

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